Mondo capovolto

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Le mattine di pioggia come queste portavano istrice-di-vento nel suo animo; lei si guardava allo specchio ed era triste, si appallottolava nei capelli come un gattino nella cesta mentre il tempo trascorreva a blocchi. La pioggia come notte rabbuiava il suo stomaco e sentiva di non avere qualcosa. Cercava nei cassetti, nelle vie, nel ripostiglio. Rovistava nelle borse, nelle tasche del suo cuore. C’era tutto quello che sapeva, ogni cosa al suo posto eppure sembrava tutto scompigliato. -Qualcosa manca all’appello- si ripeteva. E cercava, cercava con l’urgenza di chi vede sfiorire un fiore colto dal terreno. Poi quel ticchettio smetteva di bagnare le strade. Lei sorrideva e usciva.

Tratto da “Yorick e i girasoli”, disegno di Chiara Lo Conte

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